Pasinetti fotografo e cineasta, a Roma un genio degli anni Trenta

23 Nov 2017 Stampa

“Pasinetti, fotografo e cineasta”, è questo il titolo della mostra che  si e’ aperta a Roma dedicata al giovane genio e pioniere della fotografia e del cinema italiani degli anni trenta e quaranta, il veneziano Francesco Pasinetti, morto a soli 37 anni, gia’ oggetto di un vero culto per una schiera di cinefili. Per Michelangelo Antonioni era un “simbolo”, per Vittorio De Sica, niente meno che la “nostra coscienza”. La mostra, al Teatro dei Dioscuri al Quirinale, ideata e curata da Carlo Montanaro, e promossa dall’istituto Luce Cinecittà  in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, si propone di far conoscere ad un pubblico piu’ largo un personaggio che ha contribuito in maniera straordinaria alla storia del cinema italiano. Suo tra l’altro il “Il canale degli angeli” film del 1934, un capolavoro che anticipava di anni il movimento neorealista. E’ stato il primo ragazzo italiano a laurearsi con un tesi sul cinema (secondo Montanaro, il primo nel mondo). E’ stato sceneggiatore, drammaturgo, brillante critico e docente del Centro Sperimentale di Cinematografia. Sue le scoperte di tanti talenti: Antonioni, Guttuso, Pietro Ingrao, Citto Maselli, Alida Valli. E’ stato anche un grandissimo fotografo. Per la prima volta a Roma – la sua citta’ di adozione e lavoro – la mostra permette di riscoprire, attraverso 80 scatti restaurati, la sua arte dietro la macchina fotografica. La mostra rimarrà aperta fino a 28 gennaio 2018. Info: www.cinecitta.com

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