Le baraccopoli africane fotografate da chi ci vive

09 Nov 2016 Stampa

Roma 8 novembre – Un barbiere, un banco di frutta e verdura, un hotel. Tutto all’interno di una baraccopoli, costruita per lo piu’ con materiali provenienti da una discarica. “Life in the Slum. Through our eyes” racconta la quotidianita’ negli Slum di Nairobi, in Kenya, attraverso gli occhi dei ragazzi che ci vivono: la mostra itinerante raccoglie alcuni degli scatti raccolti in dieci anni e realizzati da giovani autoctoni durante un corso di fotografia a loro dedicato e tenuto da Adriano Castroni. “Alcuni giovani si sono interessati alla macchina fotografica – ha spiegato Alessandra Tiengo, presidente dell’associazione AfrikaSi’ Onlus, che ha realizzato il progetto – e abbiamo affidato loro delle tematiche per esprimere il loro sguardo sul territorio in cui sono cresciuti”. Dopo l’esposizione nell’ex casa Badalamenti di Cinisi e a Venezia nel 2012 e all’Auditorium Parco della Musica di Roma, le foto saranno esposte, dall’8 al 18 novembre, alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati.

Ritraggono la vita di una comunita’ tra i rifiuti e il fango, bambini che giocano su un tubo di scarico, la miseria di una popolazione: “non sono fini a se stesse – ha detto Tiengo, durante la presentazione della mostra – ma vogliono sottolineare come stanno i due terzi del mondo”. L’obiettivo dell’associazione, che ha, alle spalle, “sedici anni di grandi dolori e grandi battaglie”, e’ destare l’attenzione del mondo occidentale sull’inferno dei vivi, un luogo non troppo lontano dove il consumismo e gli eccessi della civilta’ contemporanea non esistono e la popolazione e’ abituata, al contrario, a una disperata lotta alla sopravvivenza, all’assenza di diritti, alla violenza e ai soprusi, e per contribuire a rendere gli abitanti della baraccopoli di Nairobi protagonisti della propria vita, padroni della propria dignita’.

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