A Firenze 50 capolavori di bronzo del mondo ellenistico

12 Mar 2015 Stampa

Firenze 12 marzo. Attraverso 50 capolavori in bronzo una mostra dal titolo “Potere e pathos” racconta gli straordinari sviluppi artistici dell’età ellenistica (IV-I secolo a.C.), periodo in cui, in tutto il bacino del Mediterraneo e oltre, si affermarono nuove forme espressive, grazie anche ad Alessandro Magno, che, insieme a un grande sviluppo delle tecniche, rappresentano la prima forma di globalizzazione di linguaggi artistici del mondo allora conosciuto. Dal 14 marzo al 21 giugno Palazzo Strozzi a Firenze è la prima sede della grande esposizione “Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico”, concepita e realizzata in collaborazione con il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la National Gallery of Art di Washington e la Soprintendenza Archeologica della Toscana. Dopo la tappa fiorentina l’esposizione si sposterà al J. Paul Getty Museum di Los Angeles dal 28 luglio al 1° novembre per poi concludersi alla National Gallery of Art di Washington dal 6 dicembre al 20 marzo 2016.

Queste importanti collaborazioni confermano la reputazione di eccellenza a livello internazionale di Palazzo Strozzi. La rassegna vede infatti riuniti, per la prima volta a Firenze, alcuni tra i maggiori capolavori del mondo antico, provenienti dai più importanti musei archeologici italiani e internazionali come il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, il Museo Nacional del Prado di Madrid, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo Archeologico Nazionale di Atene, il Museo Archeologico di Herakleion (Creta), il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Museo Archeologico di Salonicco, il Musée du Louvre di Parigi, i Musei Vaticani.

Curata da Jens Daehner e Kenneth Lapatin, del J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la mostra offre una panoramica del mondo ellenistico attraverso il contesto storico, geografico e politico. Statue monumentali di divinità, atleti ed eroi sono affiancate a ritratti di personaggi storici e a sculture di marmo e di pietra, in un percorso che conduce il visitatore alla scoperta delle affascinanti storie dei ritrovamenti di questi capolavori, la maggior parte dei quali avvenuti in mare (Mediterraneo, Mar Nero), oppure attraverso scavi archeologici, che pongono i reperti in relazione ad antichi contesti. Dai santuari, dove venivano utilizzati come ”voti”, agli spazi pubblici, dove commemoravano persone ed eventi, alle case, dove fungevano da elementi decorativi, ai cimiteri, dove rappresentavano simboli funerari. La particolarità della mostra di Palazzo Strozzi è quella di contestualizzare le opere investigando e esplorando anche il processo di produzione, di fusione e le tecniche di finitura.

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