Gianni Berengo Gardin: “Storie di un fotografo”

14 Feb 2014 Stampa

Genova 13 febbraio – Cinquanta anni di vita professionale di uno dei maestri della fotografia italiana, Gianni Berengo Gardin, e’ ripercorsa in 200 scatti in mostra a Palazzo Ducale, fino all’8 giugno. “Gianni Berengo Gardin – Storie di un fotografo” raccoglie le immagini di questo maestro che ha saputo immortalare il mondo. La rassegna, curata da Denis Curti, propone anche 12 foto inedite. La mostra ha anche un’intera sezione dedicata a Genova. Un affresco contemporaneo fatto di volti e punti di vista sul mare. Ritratti di artisti, attori ma anche di tanta gente comune, dal 1969 al 2002.

“In queste immagini – spiega il fotografo – sono in mostra 50 anni di mestiere. Foto reali, autentiche, mai taroccate come spesso accade oggi con il digitale e photoshop. Se fosse per me farei una legge per renderlo illegale”. Berengo Gardin nella sua lunga carriera, ha fotografato la lotta di classe, i campi zingari, i manicomi, il lavoro. “Quando ho lavorato per l’Alfa Romeo – racconta – stando con gli operai ho capito cosa voleva dire essere comunista. Ero comunista e sono ancora comunista”.

La mostra e’ divisa per capitoli, si apre con quello dedicato a Milano e ai suoi personaggi, l’esordio di Berengo Gardin, per chiudersi con Genova. In mezzo, Venezia, passando per ‘Morire di classe’, scatti di malati rinchiusi in manicomio, e i ‘Baci’. Negli scatti di Gianni Berengo Gardin, originario di Santa Margherita Ligure, ci sono storie, passione, persone, situazioni. Nella sua carriera ha pubblicato oltre 220 libri di immagini e ha un archivio personale di un milione e 500 foto, ovviamente in bianco e nero e su pellicola. Info:www.palazzoducale.genova.it

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