Una donazione per i restauri del Teatro Romano di Volterra

25 Ago 2012 Stampa

VOLTERRA 23 agosto – La Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra ha stanziato 50 mila euro per i lavori di restauro del Teatro Romano di Volterra il cui stato di degrado è diventato un caso nazionale grazie all’intervento di grandi nomi della cultura italiana e dell’Unesco. Questi 50 mila euro rappresentano un contributo importante e concreto per iniziare tutti quegli interventi di messa in sicurezza e per migliorare la fruizione turistica di questo importantissimo monumento del I secolo a.C.”Senza entrare nel merito di quanto riportato dalla stampa nazionale – spiega una nota della Fondazione CRV – e  preso atto della necessità urgente di fondi per il mantenimento, il recupero ed il rilancio del famoso monumento, una delle tante vestigia storiche della città di Volterra, abbiamo deciso di farci promotori di un progetto da porsi in continuità con i primi interventi di messa in sicurezza e di valorizzazione del complesso teatrale già effettuati dal Comune di Volterra e dalla Soprintendenza.

A questo scopo è stato deciso lo stanziamento di 50 mila euro che sarà messo a disposizione, previa specifica convenzione, della competente Soprintendenza Archeologica per attivare, si augura in tempi brevi, i lavori di restauro. L’iniziativa è stata preventivamente concordata con il Comune il quale ha dato la sua piena adesione al progetto confermando da parte sua la volontà di intervenire in maniera sinergica anche con la Fondazione per quanto di sua competenza e nei limiti delle sue possibilità, per garantire il successo dell’operazione. La Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e l’Amministrazione Comunale auspicano – conclude la CRV –  inoltre che nel futuro si continuino a porre in essere strategie di lunga durata che prevedano ogni anno le necessarie opere di manutenzione al fine di evitare situazioni di precarietà e per consentire una maggiore fruizione turistica di questo gioiello dell’antichità che l’opera del compianto Enrico Fiumi ( noto studioso e archeologo volterrano a cui si deve la scoperta del teatro negli anni cinquanta, ndr), e dei suoi collaboratori ha riportato alla luce e che è dovere mantenere e valorizzare per le future generazioni”.

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