Il Divisionismo in mostra a Rovigo

12 Mar 2012 Stampa

ROVIGO. Ha aperto al pubblico il 25 febbraio a Rovigo, la grande mostra che considera uno dei periodi artistici piu’ affascinati della storia in Italia: il Divisionismo.  Fino al 24 giugno 2012, l’esposizione allestita nelle sale di Palazzo Roverella, sara’ un’incredibile opportunita’ per conoscere e ammirare uno dei piu’ bei momenti artistici annoverati nella storia italiana. Presenti in mostra i capolavori dei Maestri quali Vittore Grubicy de Dragon, Nomellini, Previati, Segantini,  Pellizza da Volpedo, Balla, Boccioni a Carra’.

Il periodo che questa mostra illumina è quello tra il 1890 e l’indomani della Grande Guerra. Negli anni in cui in Francia Signac e Seraut “punteggiano” il Neo Impressionismo, anche in Italia diversi artisti si confrontano con l’uso “diviso” dei colori complementari. E lo fanno con assoluta originalità. E’, come afferma il sottotitolo della mostra, la luce del moderno che essi così magistralmente creano e interpretano. Sono sperimentazioni che consentono agli artisti che si affacciano alle soglie del Novecento di affrontare con tecnica spesso audace e coraggiosa le tematiche del nuovo secolo, dal mutato rapporto con la realtà agreste all’evoluzione della città moderna, dalle scoperte scientifiche agli incombenti conflitti sociali. E’ la prima effettiva cesura rispetto agli stili del passato, prima delle avanguardie.

Nel Divisionismo italiano i puntini e le barrette colorate dei francesi diventano filamenti frastagliati che invece di accostarsi spesso si sovrappongono. Ma ciò che è veramente diverso è lo spirito: qui la nuova tecnica pittorica aiuta a rappresentare, meglio di altre, l’intimità, l’allegria, lo spiritualismo, il simbolismo, l’ideologia anche politica. Ovvero i sentimenti, le passioni, le istanze che univano quella generazione di artisti. Pittura di luce, colore ma anche e soprattutto pittura di emozioni, quindi. L’indagine che Francesca Cagianelli e Dario Matteoni proporranno a Palazzo Roverella rilegge la storia di questo momento magico dell’arte italiana.

Valorizzando figure come quella di Vittore Grubicy de Dragon e il suo Divisionismo fatto di musica e di ricerca scientifica. Poi Plinio Novellini, icona del Divisionismo tra Toscana e Liguria, prototipo di quelle diverse dimensioni territoriali che sono forse la maggiore ricchezza del movimento e che questa mostra mette, per la prima volta, in giusta evidenza. La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e L’Accademia dei Concordi. Informazioni: info@palazzoroverella.com oppure mostre@fondazionecariparo.it

A promuoverla sono la

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