Forme e misteri nelle sculture di Raffael Benazzi

07 Lug 2011 Stampa

Sono 50 le sculture di Raffael Benazzi, quasi tutte in legno, ma anche alabastro e bronzo, e di varie dimensioni, che da sabato 9 luglio – vernissage alle ore 18 – saranno esposte fino al 18 settembre 2011 nella Sala delle Esposizioni a Cecina ( Li), Corso Matteotti 47. La mostra, dal titolo “Sculture”, è organizzata dalla Fondazione Culturale Hermann Geiger, curata da Guido Magnaguagno (ex curatore e vicedirettore della “Kunsthaus” di Zurigo ed ex direttore del Museo Tinguely di Basilea), e coordinata da Alessandro Schiavetti. Si tratta di una una nuova tappa di questo artista nato nel 1933 in Svizzera, ma che dal 1964 vive sulle colline della costa livornese a San Vincenzo, dove negli spazi aperti della campagna si dedica alla lavorazione delle sue opere, molto spesso imponenti e dalle forme misteriose. Benazzi ha compiuto la sua ricerca ispirandosi a maestri come Arp e Brancusi, Fontana e Pomodoro, e le sue opere sono state esposte in Svizzera, Italia, Germania e negli Stati Uniti. Impiega diversi materiali come il bronzo, piombo, ferro e alabastro, ma è sicuramente la lavorazione del legno ciò che più gli ha dato modo di esprimere le proprie idee sbozzando i grandi pezzi di legno direttamente con la motosega. Il percorso espositivo, arricchito da pannelli informativi e video, è costituito da quattro grandi gruppi di opere: le “figure sdraiate” che si sviluppano in senso orizzontale, gli “anelli” che si rifanno alla figura del cerchio, i “mantelli” che si evolvono in altezza e le “cassette dell’anima” dove invece predominano strutture cubiche. In questo modo viene ripercorsa la sua esperienza artistica dagli anni giovanili in Svizzera fino ai giorni nostri, mostrando anche parte della sua produzione statunitense, realizzata durante i suoi soggiorni a New York e nel New Jersey, dove si è recato regolarmente dalla metà degli anni Settanta fino al 1992. In tutte le sue realizzazioni l’artista mette in risalto le qualità del materiale con cui sono state create (le fenditure e gli anelli per il legno, la trasparenza per l’alabastro, la lucentezza per il bronzo), e soprattutto il rapporto tra interno ed esterno delle masse che rappresenta una ulteriore chiave di lettura dell’opera di Benazzi. Ogni struttura è formalmente perfetta con cavità e accessi verso una dimensione intima, per cui all’interno di questi involucri esteriori, “Si sviluppa un’alternanza di luce e punti oscuri – spiega il curatore – in un mondo di linee sinuose, tondeggianti e avvolgenti, il quale spesso richiama alla mente l’universo femminile e la sensualità della donna che, assieme alla natura, sono da sempre temi principali della poetica di questo artista”.  La mostra “Sculture” di Raffael Benazzi è allestita nella Sala Espositiva della Fondazione Culturale Hermann Geiger in Corso Matteotti 47 a Cecina (Li). Resterà aperta dal 9 luglio  al 18 settembre, ad ingresso libero, tutti i giorni dalle 18 alle 23. Per informazioni: tel. 0586.635011 www.fondazionegeiger.org

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