Mostre: a Genova i Transformer del russo Molodkin

17 Lug 2014 Stampa

Genova – Bianco e nero come luce e buio, utopia e distopia. Il contrasto che determina spiazzamento e’ il tema fondamentale delle installazioni dell’artista russo Andrei Molodkin che con la personale “Transformer No. M208” sara’ al palazzo Ducale di Genova da domani al 24 agosto. Tre opere sono state installate nel salone del Maggior consiglio, mentre la quarta e’ nella Cappella del doge, luoghi simbolici del potere politico e religioso. Le installazioni sono gabbie metalliche (a base quadrata o a croce) con tubi acrilici trasparenti che contengono petrolio grezzo o gas argon. Il significato politico-ideologico e’ accentuato dal valore simbolico del petrolio come elemento economico destabilizzante nel mondo contemporaneo. “Le mie opere rappresentano la simbiosi di ottimismo e pessimismo, vittoria e fallimento, euforia e sofferenza”, dice Molodkin che ha impiegato dieci giorni per allestire la mostra, la prima personale in uno spazio pubblico italiano. Nel 2009 rappresento’, assieme a altri artisti, la Russia alla Biennale di Venezia con un’opera che fece scalpore in cui si usavano petrolio grezzo e sangue umano. (fonte Ansa)

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