Bologna 18 aprile – Un disegno su un pacchetto di sigarette, la foto a dieci mesi d’età, i suoi costumi sgargianti e sempre imprevedibili, le cover dei cd, le performance video. David Bowie non ha mai voluto scrivere la sua biografia, ma ha lasciato sbirciare nel suo immenso archivio Victoria Broackes del Victoria and Albert Museum di Londra: ne e’ nata una biografia per immagini, suoni, video ed oggetti. “David Bowie is” e’ il titolo dell’esposizione che, dopo aver fatto il giro del mondo, arrivera’ a Bologna, unico appuntamento in Italia e ultima tappa europea. Dal 14 luglio al 13 novembre il Mambo, museo d’arte moderna di Bologna, ospitera’ questa retrospettiva dedicata alla carriera del grande artista inglese, capace in cinque decadi di perseguire in modo duraturo l’innovazione. Il titolo, ‘David Bowie is’, e’ una frase volutamente inevasa e rigorosamente al presente, perche’ l’obiettivo e’ spiegare come quest’uomo scomparso lo scorso gennaio abbia cambiato il mondo e tutt’ora lo influenzi.
La mostra e’ partita dalla capitale inglese nel 2013 ed e’ approdata poi a Chicago, San Paolo, Toronto, Parigi, Berlino, Melbourne e Groningen. In tutto sono stati un milione e 500 mila i visitatori, e per Bologna sono tante le aspettative. I curatori della mostra, Victoria Broackes e Geoffry Marsh, hanno selezionato piu’ di 300 oggetti dall’archivio personale del musicista, tra cui 60 vestiti, ma sara’ possibile ammirare anche fotografie, cover di album, oggetti personali, disegni e estratti video. La rassegna e’ divisa in tre sezioni: la prima introduce il pubblico ai primi anni di vita e di carriera di Bowie nella Londra degli anni ’60; la seconda invece accompagna il visitatore nel processo creativo dell’artista attraverso la sua musica e il suo stile; la terza, infine, immerge il pubblico nel mondo dei grandi concerti live.