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Le sculture di Gustavo Aceves ad Arezzo

Arezzo 10 dicembre – Dall’11 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016 Luciferi fineart&designlab di Arezzo, con la direzione artistica di Francesco Mutti, ospita “Tales of” una serie di eventi dedicati alla scultura contemporanea: personali di maestri storicizzati dalla fama internazionale ed emergenti dal talento innegabile troveranno dimora in uno spazio totalmente dedicato che ne esalterà stile e fruibilità a trecentosessanta gradi. Il primo appuntamento  è dedicato al maestro messicano della scultura contemporanea Gustavo Aveves che vive e lavora da anni a Pietrasanta. Le sculture di Aceves sono state esposte in tutto il mondo a partire dal 1970: al Museo del Palacio Bellas Artes di Città del Messico, alla Biennale di Venezia e alla Biennale di Pechino. Alcuni dei suoi capolavori appartengono alle collezioni permanenti del Museo Memoria y Tolerancia di Città del Messico e dei Musei Vaticani a Roma.

“La possanza achea di un viaggio infinito che è fuga e conquista al contempo. Un iter terreno nel mare della conoscenza – scrive il direttore artistico Francesco Mutti – in cerca del senso d’equilibrio tra gli inganni della vita e le certezze della morte. Ulisse e Caronte, dal medesimo destino, incatenati nei propri simboli eterni. Intesa come parte fondante del colossale progetto “Lapidarium” (da Pietrasanta a Berlino, da Venezia a Pechino a Città del Messico), l’opera del messicano Gustavo Aceves raccoglie in eredità i contrasti e gli aneliti dell’essere umano, tradotti nella plasticità del gesso, nel lucente marmo, nel bronzo prezioso attraverso uno scolpire universalmente classico che trova nella riduzione iconica il suo linguaggio privilegiato: il cavallo dunque, assimilato attraverso un’indagine muscolare decisa e raffinata dove le tensioni non sono solo fisiche; il capitello, sinonimo di civiltà e simbolo di abbandono e rinascita, codificato secondo millenari e rigorosi canoni; l’idolo feticcio, infine, emblema di una umanità ancora archetipa e, per questa ragione, universale. A ciò Aceves aggiunge l’estrema brutalità del gesto inteso, rivelando paure e passioni in animo alla nostra Storia”. Info: www.luciferi.it [1]