Il Novecento nelle donazioni della Fondazione Carisbo

15 Gen 2014 Stampa

Bologna 15 gennaio – Fino al 1 giugno le sale espositive di Casa Saraceni (via Farini, 15 ), ospitano la mostra “Antico e Moderno. Acquisizioni e donazioni della Fondazione Carisbo per la storia di Bologna (2001-2013) – Il Novecento”, curata da Angelo Mazza. Numerose sono state le acquisizioni effettuate dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna dal 2001 a oggi di opere di artisti del Novecento; non poche sono inoltre le opere donate alla Fondazione da parte dei medesimi artisti e da collezionisti. Per questa ragione la Fondazione intende dare conto degli incrementi del patrimonio artistico organizzando una duplice esposizione, la prima delle quali dedicata appunto al Novecento (a cui seguirà quella sull’arte antica, fino all’Ottocento, da giugno a settembre 2014).  Così come degli ultimi anni è l’ingresso, nelle raccolte della Fondazione, del Campione olimpionico, di Battaglia e del Ritratto di fanciulla di Lucio Fontana e di opere capitali di Mario Sironi, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Felice Casorati, Galileo Chini e altri esponenti del “Ritorno all’ordine”. Come hanno illustrato recenti esposizioni organizzate nelle sedi del circuito Genus Bononiae, la Fondazione ha incrementato in modo significativo la documentazione del movimento futurista (con opere di Balla, Marinetti, Depero).

Si può dire che, nell’ultimo decennio, le raccolte della Fondazione si siano aperte più che mai al Novecento, tanto da delineare attraverso opere esemplari una vera e propria storia dell’arte italiana. Si registrano non poche annessioni di opere di artisti del dopoguerra, tra astrattismo e informale, con nomi di spicco quali Alberto Viani, Fabio Mauri, Luciano Minguzzi, Germano Sartelli e Pirro Cuniberti; per allargarsi ad artisti degli ultimi trent’anni quali Claudio Parmiggiani, Giuseppe Maraniello, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Piero Manai, Piero Pizzi Cannella, Nunzio, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Franco Guerzoni; fino a documentare le ultime tendenze, dove le ricerche si volgono alle provocazioni e alle sperimentazioni di nuovi materiali e mezzi espressivi, come dimostrano i lavori di Giovanni Manfredini, di Paolo Radi, di Riccardo Gusmaroli, di Nicola Samorì.

In un’epoca in cui è fuori luogo parlare di scuole locali, lo sguardo si è aperto oltre i confini regionali. Malgrado ciò, come si evince scorrendo i nomi degli artisti, un occhio di riguardo è rivolto alla storia della città di Bologna e del suo territorio: dal Carducci ritratto da Nasica e dal bozzetto di Bistolfi per il monumento sepolcrale allo stesso Carducci, al Nettuno di Boldini e alla vicenda di Athos Casarini, fino agli omaggi a Sergio Romiti e alla famiglia Arcangeli. La mostra è organizzata in occasione dell’edizione 2014 di Arte Fiera – Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea e Art City. Info: www.genusbononiae.it

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