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L’antica Badia di Pozzeveri ad Altopascio tornerà a nuova vita

Archeologi italiani dell’Università di Pisa e americani dell’Ohio State University a lavoro insieme per svelare i segreti di una antica abbazia medievale sulla via Francigena vicino Altopascio ( Lu). Si tratta della Badia di Pozzeveri che, dopo secoli di abbandono, sarà oggetto anche di un importante progetto di recupero. Sono questi i temi del convegno “Tra Altopascio e Badia Pozzeveri” che si svolgerà sabato 2 aprile dalle ore 9.30 nella Sala Granai in piazza Ospitalieri ad Altopascio (Lucca), organizzato dal Comune in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Un appuntamento a cui parteciperanno studiosi e rappresentanti delle istituzioni come la parlamentare europea Silvia Costa della Commissione per la Cultura e l’Istruzione del Parlamento Europeo, è dedicato alla valorizzazione e al recupero della Badia di Pozzeveri, antico monastero costruito intorno al Mille vicino ad Altopascio e  tappa importante della via Francigena. Un monastero che dopo un periodo di grande sviluppo grazie ai frati camaldolesi, nel settembre del 1325 l’abbazia viene occupato dagli accampamenti dell’esercito guelfo fiorentino guidato da Ramondo di Cardona, ed il 22 settembre proprio tra la Badia e Altopascio si svolgono le operazioni militari della celebre battaglia detta di Altopascio che vide il trionfo delle truppe ghibelline lucchesi di Castruccio Castracani. Da lì l’abbandono graduale delle strutture da parte dei monaci fino alla soppressione dell’ente. Attualmente l’edificio, che nel corso dei secoli ha subito numerose modifiche e rimaneggiamenti dell’impianto romanico originario, versa in un cattivo stato di conservazione ed è bisognoso di restauri. Il Comune dopo un lungo iter, ha ottenuto il “diritto di superficie” per l’utilizzo della struttura dalla Curia Vescovile di Lucca e quindi la possibilità di avviare un progetto di recupero e restauro che sarà presentato nell’ambito del convegno. “Il nostro primo obiettivo è quello di salvaguardare questo bene per la sua grande storia” sottolinea il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti. “Vogliamo creare un centro di documentazione sulla via Francigena e uno spazio espositivo mentre in futuro pensiamo anche all’ospitalità per i pellegrini”, aggiunge l’assessore alla cultura Nicola Fantozzi. Ma le novità per l’antica abbazia non si esauriscono qui. La prossima estate partirà una importante campagna di scavi archeologici nell’area intorno alla Badia di Pozzeveri che sarà portata avanti della Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa diretta dal prof. Gino Fornaciari e del Dipartimento di Antropologia della Ohio State University. Per gli archeologi la Badia di Pozzeveri è un sito di enorme interesse sia dal punto di vista storico e archeologico ma anche per aspetti sociali e culturali. Gli obiettivi  sono quelli di riportare alla luce le altre parti del monastero che originariamente era molto più esteso di quello attuale. Ipotesi confermata dalle prime indagini realizzate con sofisticate apparecchiature per sondare il terreno che hanno permesso l’individuazione del chiostro, parti delle mura e le fondamenta di un‘altra chiesa. Inoltre gli studiosi sono convinti che nell’area intorno alla chiesa si trovino le fossi comuni dei soldati fiorentini caduti nella battaglia di Altopascio. “Abbiamo notizie certe che proprio in quest’area sorgeva il quartiere generale dell’esercito guelfo – spiega il prof. Gino Fornaciari – è quindi plausibile che siano presenti tracce di quegli eventi come appunto le sepolture. L’analisi antropologica e paleopatologica degli inumati medievali è un elemento d’interesse fondamentale per capire elementi della demografia, le tipologie sepolcrali e la ritualità funeraria, cause di morte e tanti altri aspetti della vita quotidiana dei soldati”. Per informazioni ufficio cultura del Comune di Altopascio tel. 0583.216280, email: biblioteca@comune.altopascio.lu.it [1]