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Il movimento dei “Preraffaelliti” in mostra prima al Mart di Ravenna e poi ad Oxford

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 RAVENNA – La mostra è la prima organizzata in Italia sul movimento nato in Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo come risposta all’accademismo ufficiale, per il recupero di un’arte spontanea e ispirata alla natura, identificata con l’arte dei pittori prima di Raffaello. brillantezza dei colori, l’attenzione ai particolari naturali, l’estrema semplicità e l’intensità
dell’espressione furono elementi della pittura del passato che affascinarono quel gruppo di
giovani artisti inglesi capitanati da William Holman Hunt.
L’Italia con la sua arte, il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia, fu il punto centrale della loro ispirazione.
Tra i fondatori e principali esponenti ci fu Dante Gabriel Rossetti: figlio di un esule
italiano, trovò una delle sue principali fonti di ispirazione negli scritti di Dante, e realizzò
una magnifica serie di acquerelli e dipinti ad illustrare alcuni episodi chiave della Divina
Commedia. Anche Burne-Jones realizzò opere tratte da soggetti legati alla letteratura italiana.
Se inizialmente l’arte dei Preraffaelliti fu ispirata all’esempio dell’arte italiana, con
particolare riferimento al periodo precedente al Rinascimento maturo, a partire dagli ultimi
anni del 1850 l’attenzione si volse anche alla pittura del sedicesimo secolo e in particolare a quella veneziana. Dipinti come Dolce Far Niente di Hunt, sono inimmaginabili senza
l’esempio del Manierismo, mentre Aurelia (L’Amante di Fazio) di Rossetti è ispirata a
Tiziano.
Alla fine il Preraffaellismo mutò in quello che è comunemente chiamato Movimento
Estetico: gli scritti di critici come Algernon Swinburne e Walter Pater sul Rinascimento
italiano furono un riferimento per i pittori in cerca di liberare il loro lavoro da prosaici
argomenti narrativi.
John Ruskin supportò criticamente la Confraternita preraffaellita e fu l’ispiratore di un
gruppo di artisti che in quel periodo visitò l’Italia con l’intento di studiare attentamente la
natura e di documentare l’architettura e le opere d’arte a beneficio del pubblico inglese, che non avesse visitato quei luoghi. Un certo numero di pittori e disegnatori lavorarono
direttamente per Ruskin, per documentare edifici e dipinti che lo studioso credeva in
pericolo, o per restauri incauti o per l’incuria del tempo. Tra questi artisti troviamo G.P.
Boyce, J.W. Inchbold e J. Brett, poi J.W. Bunney, F. Randall e A. Burgess, che realizzarono disegni per gli studenti di Oxford.
La mostra segue dunque questi due filoni principali: l’interesse da parte dei Preraffaelliti
per la letteratura e l’arte italiane, con l’esposizione di importanti capolavori di Beato
Angelico, Perugino e altri, e la loro rappresentazione del paesaggio naturale e storico
italiano.
Il momento conclusivo dei Preraffaelliti in Italia si può vedere nei mosaici della Chiesa di
San Paolo dentro le Mura a Roma realizzati da Burne-Jones alla fine del 1880. La mostra
include cartoni e disegni preparatori per questo progetto, visti raramente in pubblico.
Saranno anche rappresentati lavori della cosiddetta Scuola Etrusca, artisti seguaci del pittore e patriota italiano Giovanni Costa e che con lui credevano nel diritto ll’indipendenza
dell’Italia, esprimendo la loro ammirazione per il nostro paese con commoventi e vedute
paesaggistiche.
La mostra è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Giorgio Napolitano e gode dei patrocini dell’Ambasciata Britannica, del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia
di Ravenna. Catalogo edito da Silvana Editoriale.

MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna
via Roma, 13 – 48100 Ravenna
Tel 0544.482035
info@museocittà.ra.it [2]
Orari: fino al 31 marzo: lunedì – venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19
dall’1 aprile: lunedì – giovedì 9-19; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19
Ingresso: Intero: 8 euro.Ridotto: 6 euro. Per studenti Accademia, Università, insegnanti: 4 euro.
Prenotazioni visite guidate: tel. 0544 482487 – promo@museocitta.ra.it [3]