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A Pavia retrospettiva di Severino Bellotti

Pavia. Pittore che nella prima meta’ del secolo scorso aderi’ al ‘Ritorno all’ordine’ del movimento del ‘Novecento Italiano’, Severino Bellotti (Bergamo, 1900 – Milano 1964) viene ricordato con un’ampia retrospettiva nel Castello Visconteo di Pavia, da fino al 3 maggio. Sono esposti lavori che documentano l’ampia attivita’ di questo artista, dai ritratti, ai paesaggi, ai soggetti religiosi. Bellotti si formo’ artisticamente all’Accademia Carrara di Bergamo. Vinse quindi una borsa di studio per seguire corsi di arte sacra a Roma, dove nel 1923 fu il piu’ giovane artista ad essere invitato alla seconda Biennale romana. In seguito continuo’ ad esporre in mostre personali e collettive in Italia ed all’estero. Tra l’altro fu selezionato nel 1941 per una mostra ad Hannover dedicata all’arte italiana dell’epoca, nel 1951 fu invitato a partecipare ad una mostra di arte sacra a San Paolo del Brasile e nel 1955 fu presente in una mostra per artisti italiani a Sidney. Tra le sue opere pubbliche di arte sacra, Bellotti esegui’ gli affreschi per la facciata della chiesa di San’Alessandro a Bergamo e per il ciclo della vita di Sant’Antonio nella Chiesa Francescana di Salsomaggiore. Altro suoi affreschi sono in chiese di Lombardia, Piemonte e Liguria. Suoi quadri sono nelle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Milano e dell’Accademia Carrara. ( fonte Ansa).