Sironi e l’arte nella Grande Guerra. Una mostra a Chieti

07 Feb 2014 Stampa

Chieti 7 febbraio –  Si apre il 22 febbraio e rimarrà aperta fino al 25 maggio la rassegna “Sironi e la grande guerra”, nello Spazio esposizioni temporanee (Set) di Palazzo De’ Mayo a Chieti organizzata e promossa dalla Fondazione Carichieti e curata da Elena Pontiggia. La mostra ha ricevuto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Regione Abruzzo, della Soprintendenza Sbsae dell’Abruzzo, della Provincia di Chieti e della Commissione per gli eventi del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Si aprono cosi’ ufficialmente le riflessioni sul centenario della prima guerra mondiale (1914-1918): 57 le opere di artisti, da Balla a Carra’, da Le’ger a Grosz e Dix, da Previati a Nomellini, che hanno rappresentato la drammatica esperienza del conflitto.

Cuore dell’esposizione e’ la figura di Sironi, di cui per la prima volta vengono analizzate organicamente la stagione degli anni 1915-1918 e la tematica della guerra, che ricorre nella sua pittura ben oltre quegli anni. Il percorso espositivo muove da maestri europei come Le’ger con I giocatori di carte, 1915; Otto Dix, con la poco nota Schutzengraben in der Champagne, 1916; Grosz con il tragico 1917. Prosegue poi con gli artisti italiani, da Previati (Gli orrori della guerra, 1917) e Nomellini, (Allegoria della vittoria sull’esercito in marcia, 1919) ai futuristi Balla, Carra’, Depero, Prampolini, Dottori, fino a Bonzagni, Campigli e molti altri, tra cui Viani e Marussig che rappresentano entrambi un Soldato austriaco, emblema della sconfitta.

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