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Libero De Libero e l’arte a Roma negli anni Trenta

Roma 15 gennaio – E’ dedicata Libero De Libero, tra i piu’ raffinati intellettuali del’900 italiano, e alla sua attivita’ di critico d’arte di grande intuito, la mostra  dal titolo “Libero De Libero e gli artisti della Cometa”, esposta dal 29 gennaio al 27 aprile alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale. L’istituzione romana ha infatti di recente ricevuto dagli eredi di De Libero il suo fondo privato, non ancora accessibile al pubblico per la consultazione, e quindi di grande interesse. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione La Quadriennale, che ha prestato un nucleo di inediti materiali d’archivio. Scopo della rassegna, curata da Maria Catalano, Federica Pirani, Assunta Porciani, è quello di far conoscere Libero De Libero (1903-1981), poeta, scrittore, cronista d’arte, sceneggiatore, organizzatore culturale, e illustrarne quindi il ruolo di innovatore del gusto artistico italiano, che ricopri’ grazie a una curiosita’ e a una intuizione d’impronta cosmopolita.

A raccontare quell’epoca, le curatrici hanno selezionato una quarantina di opere, tra dipinti e sculture, realizzate dagli artisti sostenuti e lanciati da De Libero e che oggi fanno parte della collezione permanente della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale. Non a caso, proprio in quel periodo, la raccolta veniva incrementata con un nutrito numero di acquisizioni cosi’ da offrire un panorama ben esaustivo dell’arte italiana del tempo.In tre anni di attivita’ (1935-1938), sotto la guida di De Libero e grazie al sostegno della fondatrice Mimi’ Pecci Blunt, la galleria ‘La Cometa’ era infatti diventata un autorevole centro di produzione espositiva ed editoriale: trentasei mostre a Roma nei locali in Piazzetta Tor de’ Specchi, una succursale a New York e un’altra a Parigi pronta ad aprire i battenti, una collezione di opere inedite di scrittori italiani con edizioni speciali arricchite dai disegni di artisti.

Un’attivita’ incessante che arriva a influenzare le scelte delle Biennali veneziane e delle Quadriennali romane. Invisa pero’ agli organi di regime, e’ costretta a chiudere con l’arrivo delle leggi razziali. Infine, non mancano in mostra i molti ritratti di Libero de Libero, realizzati dagli artisti piu’ famosi e provenienti da una collezione privata, affiancati al nucleo di materiali inediti della Quadriennale, lettere, volumi, fotografie, che restituiscono la fittissima trama di corrispondenze da lui intrattenute con poeti, scrittori, artisti, registi suoi contemporanei.  Info: www.galleriaartemodernaroma.it [1]