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La fotografia sociale di Lewis Hine in mostra a Milano

Milano 19 novembre – Gli operai appesi sul vuoto mentre costruiscono l’Empire Stati Building di New York, gli immigrati all’arrivo a Ellis Island, il lavoro minorile in Pennsylvania, North Carolina e Virginia sono alcuni dei reportage del grande il fotografo americano Lewis Hine (Oshkosh 1874-1940) e riassunti ora in una selezione di 60 immagini, esposte dal 20 novembre al 2 febbraio nel Centro Culturale di Milano. Sono fotografie che Hine scattò soprattutto allo scopo di appoggiare con immagini spesso drammatiche le campagne contro lo sfruttamento umano. Prima che fotografo, egli si considerava del resto un sociologo, di cui era docente presso la Ethical Culture School di New York. Durante le sue lezioni Hine incitava gli allievi ad utilizzate la macchina fotografica per perorare lo sviluppo sociale con crude immagini, piu’ efficaci delle parole.

Nel 1907 Hine divenne il fotografo ufficiale della National Child Labor Committee, che si batteva per abolire il lavoro minorile nelle fabbriche. Durante la prima guerra mondiale raccontò l’opera di assistenza e soccorso della Croce Rossa sui campi di battaglia europei. Nel 1930 gli fu commissionato di documentare il processo di costruzione dell’Empire State Building e lui non potè fare a meno di fotografare gli operai in precarie condizioni di sicurezza. Per scattare queste immagini, Hine uso’ una struttura al di sopra delle Fifth A’venue, appositamente progettata. Info: www.centroculturaledimilano.it [1]