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Tre colori d’arte per la nostra storia

MONSUMMANO TERME. Gli articoli della Costituzione in una serie di specchi, scarti di lavorazioni e della quotidianità riutilizzati sotto forma di opere d’arte, installazioni, video e opere d’arte realizzate con varie tecniche espressive come il collage, i pastelli  a cera e materiali come plexiglas, ceramica o plastiche colorate. Tutto questo  con il filo conduttore dei tre colori della bandiera nazionale. E’ questa la mostra “Tre colori Verde – Bianco – Rosso – Tre artisti Barale- Basetti – Dami”, curata da Roberto Agnoletti, inaugurata sabato 15 gennaio alle ore 17 e aperta fino al 27 marzo 2011 nelle suggestive sale del Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento a Villa Renatico Martini di Monsummano Terme (Pistoia). Una iniziativa che  rientra nel ricco programma di eventi dal titolo “Nel segno dell’Unità”organizzati dall’Amministrazione Comunale per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.  Da gennaio a giugno sono previsti mostre, incontri e conferenze, spettacoli teatrali, concerti,  proiezioni di film  sul Risorgimento.  I tre colori sono evocati dalle opere d’arte di tre artisti pistoiesi: Luciano Barale, Filippo Basetti e Andrea Dami, che sono portavoce di diversi stili. Barale è vicino all’arte povera perché fa uso di materiali semplici, Basetti si può considerare un esponente vicino all’arte minimale e della video arte mentre Dami è uno scultore che spazia dal ferro alla carta. Tra le opere in mostra Luciano Barale ci avverte con ”Equilibrio” delle forze, rappresentate dai tubi di carta con i tre colori, che ci tengono uniti, ma che possono improvvisamente diventare negative. Andrea Dami invece ci ricorda lo scandire del tempo e della storia con “Diario”; una tavola sinottica disposta lungo una parete dove sono segnate tutte le date  più significative del nostro paese nel corso di 150 anni. Un’opera in divenire perché ogni visitatore viene invitato a lasciare un suo pensiero, o citare una data o un evento che lo ha particolarmente colpito su un foglietto da appendere alla parete. Con “Nazione” l’artista troviamo delle farfalle che compongono tutta l’opera, le parole ad un certo punto volano via disperdendosi nell’aria. Un processo analogo, più mentale che fisico, si ritrova nel lavoro “Frammenti” di Filippo Basetti: il policarbonato a celle è un residuato industriale, ma nello stesso tempo uno dei materiali più comuni del paesaggio urbano contemporaneo. I fili colorati realizzano in filigrana il tricolore, comune denominatore di tutte le opere. In “Disgregare” si può invece vedere il lavoro di frammentazione dei nostri colori attraverso una visione opportunistica, o semplicemente miope della nostra storia. Alcune di queste opere hanno dimensioni importanti per ricordare questo centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. “ I tre colori della nostra bandiera – ha spiegato l’assessore alla cultura del Comune di Monsummano Terme Barbara Dalla Salda – ci portano ad una riflessione sull’oggi, ma non come affermazione individualistica ma come riconoscimento della nostra storia, del percorso sociale e civile che è sfociato dopo tante lotte e sacrifici, nella libertà. I 150 anni sono una occasione per valorizzare tutto questo e anche l’arte come impegno civile può dare un contributo molto importante”. “La nostra scommessa – ha aggiunto il curatore Roberto Agnoletti – è quella di utilizzare i linguaggi del contemporaneo per parlare  ai cittadini di oggi della nostra storia e dei valori dell’Unità. Anche l’uso delle tecniche e dei materiali di tutti i giorni per queste opere ci suggeriscono l’idea di una società e di una nazione condivisa pur nelle sue differenze. I tre colori sono infatti presentati con infinte sfumature ma costituiscono un quadro unico e definito”. La mostra è visitabile fino al 27 marzo ad ingresso libero con il seguente orario: lunedì dalle 9 alle 12, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, sabato e domenica  dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, chiusa il martedì. Insieme alla mostra sono in programma a Villa Renatico Martini anche tre incontri che offriranno spunti di riflessione  e approfondimento sugli avvenimenti del Risorgimento locale. Il primo appuntamento si svolgerà venerdì 4 febbraio con “150 anni d’arte” a cura do Roberto Agnoletti, si proseguirà venerdì 18 febbraio con “Garibaldi a Monsummano” a cura di Giampaolo Perugi e il ciclo si concluderà venerdì 19 marzo con “Perché i tedeschi in padule” a cura di Andrea Ottanelli. Tutti gli incontri sono ad ingresso libero ed inizieranno alle ore 21. Per informazioni, ufficio cultura del Comune di Monsummano Terme, tel.0572.959224, sito web: www.comune.monsummano-terme.pt.it, oppure www.museoilrenatico.it/eventi.htm